Respira. Concentrati. Mangia.
Quando siamo concentrati su un’unica idea e il corpo è attentamente rivolto a svolgere l’azione che la mente immagina, riusciamo a vivere un’esperienza a 360° e a godere pienamente di tutte le sensazioni positive che ne scaturiscono. Focalizzarci su quello che stiamo facendo, permette di apprezzare ogni emozione vissuta durante un’esperienza e di immagazzinare i dettagli di una situazione piacevole per poterla rivivere in seguito… ecco l’importanza di essere presenti, con corpo e mente!
Pensiamo al passato, alla discussione avuta con il collega poco prima, alla riunione che non è andata come ci aspettavamo, al rimpianto di essere usciti di casa velocemente e di non aver dedicato ai bambini le attenzioni che chiedevano. A volte, invece, proiettiamo la mente nel futuro, pensando al lavoro da terminare subito dopo la pausa pranzo, alle scadenze lavorative che ci attendono, agli impegni della settimana; ci preoccupiamo per cose che potrebbero accadere ma che non stanno avvenendo nel momento presente.
Ogni giorno siamo costantemente “bombardati” da informazioni che distraggono il naturale flusso dei nostri pensieri, da scadenze e impegni che il cervello deve tenere sotto controllo. La frenesia delle nostre vite ci impone di essere multitasking: pensiamo a più cose contemporaneamente mentre eseguiamo azioni complesse e di vitale importanza, come mangiare, in modo automatico e pensando a tutt’altro. Le energie mentali e fisiche vengono distribuite su compiti e pensieri diversi, invece di essere focalizzate sull’attività che stiamo svolgendo, con l’inevitabile conseguenza di ridurre la qualità dell’azione in corso.
E’ importante prendere consapevolezza del tempo trascorso pensando al passato o al futuro. Proviamo a fare questo esercizio: chiudiamo gli occhi e riportiamo la mente ad un pasto recente in cui ricordiamo di esserci sentiti “presenti” e di aver pensato esclusivamente al cibo.
Difficile ricordare quando è successo?
E’ probabile che mangiando la nostra mente sia orientata verso momenti e situazioni lontani da quelli presenti. Se è così, focalizziamoci su un pasto recente in cui eravamo particolarmente “scollegati” e poniamoci alcune domande:
- A cosa pensavo mentre mangiavo? Ricordavo episodi del passato o immaginavo il futuro?
- Che cosa provavo a livello emotivo?
- Che cosa sentivo a livello fisico?
Identificare gli indicatori personali, ovvero i pensieri, le emozioni provate e le sensazioni fisiche associate ai momenti in cui la mente è scollegata dal corpo, ci permette di capire che cosa sta succedendo dentro di noi; prendere coscienza dei nostri pensieri e lasciarli scorrere, ci aiuta a tornare a vivere il presente.
Una strategia utile per portare la mente al momento presente è concentrarsi sulla respirazione. Quando ci focalizziamo sul respiro siamo concentrati su un’unica idea, ovvero prendere e rilasciare aria: non c’è spazio per altri pensieri.
La respirazione è, come il nutrimento, un bisogno fisiologico necessario alla sopravvivenza ma spesso non le dedichiamo la dovuta attenzione. Mangiamo velocemente, in piedi o davanti al PC, con una carica di stress che induce una respirazione irregolare e superficiale, a livello del torace. I muscoli addominali eccessivamente tesi comprimono gli organi dell’apparato digerente, impedendo così una corretta digestione. Respirando con il diaframma, invece, aiutiamo a preparare lo stomaco e a placare la mente.
Cosa fare per trovare la giusta concentrazione prima del pasto?
Dedicare 5 minuti alla respirazione prima di ogni pasto è un ottimo punto di partenza. Possiamo farlo seduti comodamente, al tavolo di casa, alla scrivania dell’ufficio, oppure nell’attesa di pranzare con i colleghi di lavoro. Portiamo l’attenzione al respiro inspirando con l’addome per 3 secondi, sentendo l’aria che entra dal naso e la pancia che si gonfia come se fosse un palloncino. Quindi espiriamo lentamente, per 5 secondi, concentrandoci sul calore dell’aria che esce dalla bocca. Pausa di 3 secondi. Ricominciamo. Inspirando profondamente aumenta la quantità di ossigeno nell’organismo, si abbassa la frequenza cardiaca, la tensione emotiva si dissolve, i muscoli si rilassano… e lo stomaco è pronto ad accogliere il cibo!
Abbiamo bisogno di ritagliarci un momento per stare con noi stessi, di allontanarci dalle preoccupazioni quotidiane, di sentire mente e corpo in perfetta sincronia; il cibo, durante un pasto consapevole, si trasforma in fonte di nutrimento per il nostro fisico e per la nostra psiche.