La ricetta dei buoni propositi
Siamo soliti riempire il primo mese dell’anno di tanti buoni propositi: quest’anno mi metto in forma, smetto di fumare, mi prendo più cura di me stesso, dedico più tempo ai miei figli, gestisco meglio i risparmi, miglioro il mio livello di inglese, cambio lavoro, ecc.
Se è vero che molti di noi esprimono buoni propositi, è altrettanto dimostrato che solo pochi li portano a termine. Dalla ricerca condotta dallo psicologo americano John Norcross emerge che, dall’inizio dell’anno, il 77% delle persone mantiene i buoni propositi per una settimana, il 55% per un mese, il 40% per sei mesi, il 19% per due anni. A metà anno, dunque, 6 persone su 10 hanno già mollato.
Ora che Gennaio volge al termine, può essere curioso osservare se i nostri stessi propositi di inizio anno appartengono ormai ad un lontano ricordo, oppure se sono tra quelli che abbiamo iniziato a tradurre in azioni quotidiane.
Dopo le feste natalizie, solitamente ci prefiggiamo obiettivi come mangiare in modo equilibrato, adottare uno stile di vita sano, rientrare nella taglia di pantaloni in cui ci sentiamo meglio. Che cosa può aiutarci a realizzare i cambiamenti che desideriamo?
Partiamo da ciò che per noi è importante. Spesso i nostri propositi decadono perché non sono sostenuti dalla nostra motivazione interiore, ma sono dettati da ciò che crediamo sia giusto fare per compiacere gli altri o adeguarci alle tendenze della società. Gli obiettivi poco significativi per noi sono dunque destinati a fallire; ecco perché è utile chiederci innanzitutto quanto veramente conta per noi raggiungerli.
Quanto è importante, per me, mettermi in forma?
Diamo un punteggio da 1 a 10, in base all’importanza di questo obiettivo e, in seguito, chiediamoci qual è la motivazione che ci spinge a raggiungerlo.
Perché è importante? Che valore ha per me smettermi in forma?
Friedrich Nietzsche affermava: “Chi ha un perché abbastanza forte, può superare qualsiasi come.” Interrogarci sul nostro “perché”, infatti, è utile non solo per comprendere la nostra motivazione profonda all’inizio di un percorso volto al cambiamento delle nostre abitudini, ma anche (e soprattutto) durante il percorso stesso.
Entro quanto voglio tornare in forma?
Definiamo un periodo di tempo entro il quale vogliamo vedere i cambiamenti desiderati e poi iniziamo a scrivere le azioni che possiamo mettere quotidianamente in atto in modo da avvicinarci sempre di più all’obiettivo. Quando il nostro obiettivo è realistico, possiamo raggiungerlo attraverso piccoli step, pianificando la giornata dal punto di vista alimentare, inserendo anche attività fisica e hobby, ricordandoci di ritagliare del tempo per un’attività piacevole e rilassante da dedicare unicamente a noi stessi.
Mangiare bene è uno dei modi in cui possiamo tornare in forma. In che modo possiamo farlo?
Per passare all’azione è importante entrare nello specifico e chiederci che cosa significa per noi “mangiare bene”. Per noi di Mind Food LAB, mangiar bene significa portare l’attenzione alla qualità del cibo, scegliere frutta e verdura di stagione, variare gli alimenti che consumiamo andando oltre quelli che già conosciamo, provare nuove tipologie di cereali e legumi. Nutrirsi in modo sano inizia dunque dalla spesa fatta in modo consapevole – a questo proposito, leggi l’articolo della dott.ssa Roberta La Brasca per saperne di più -, attraversa i profumi della cucina, laboratorio di nuove ricette, per arrivare poi alla nostra tavola multicolore. Mangiare con gli occhi ancor prima che con la bocca rende il pasto un’esperienza piacevole e appagante per tutti sensi. Per noi mangiare bene vuol dire spostare il focus dalla bilancia al benessere psico-fisico della persona, sapendo che la perdita di peso, se necessaria, arriverà come diretta conseguenza. Significa anche assaggiare nuovi piatti, inserendo almeno un alimento nuovo da scoprire quando andiamo a fare la spesa; allargare la tavolozza dei colori e dei sapori dei cibi che consumiamo permette di uscire dalla routine di pasti uguali e rendere la dieta, oltre che sana, sostenibile nel tempo.
Guardare all’alimentazione equilibrata e consapevole come ad uno stile vita che ben si inserisce nel nostro vivere quotidiano significa andare oltre l’immaginario comune della dieta che prevede unicamente petto di pollo ai ferri e insalata per mantenersi in forma.
Non serve dunque farsi grandi promesse per il nuovo anno, bensì iniziare a compiere piccole azioni costanti verso l’obiettivo per noi importante. Con il supporto di professionisti che offrono il loro aiuto in campo alimentare e psicologico, è possibile trasformare l’alimentazione sana in un’abitudine quotidiana, evitando che rimanga solo uno tra i tanti punti della lista di buoni propositi.